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Attacco Ischemico Transitorio: linee guida del deficit

Attacco Ischemico Transitorio: cos’é? Come si manifesta?

L’Attacco Ischemico Transitorio (TIA) è un deficit di natura neurologica: è causato da un coagulo che ostruisce temporaneamente le arterie ostacolando l’afflusso sanguigno al cervello. Questa interruzione può durare da pochi minuti a qualche ora, anche se talvolta per un completo recupero ci possono volere circa 24 ore. I sintomi più frequenti del TIA durante questo lasso di tempo sono: perdita dell’equilibrio e senso del disorientamento, vertigini, problemi temporanei alla vista, difficoltà nell’articolazione delle parole, e qualche volta perdita dei sensi. Può inoltre verificarsi un formicolio localizzato in alcune parti del corpo, a seconda dell’area cerebrale affetta. L’arresto del flusso sanguigno per più di pochi minuti inoltre può causare la morte permanente di cellule cerebrali.

Cause e incidenze dell’Attacco Ischemico Transitorio

Disfunzioni nella coagulazione sanguigna, formazioni di emboli, problemi alle arterie sono tra le cause principali per l’insorgenza di attacco ischemico.
Studi effettuati su un numero di pazienti hanno dimostrato che le persone che vengono colpite da attacco ischemico transitorio sono poi state poi soggette a ictus in un terzo dei casi: i medici ci tengono a rassicurare che, su ciò, comunque, incide il fattore età, l’entità dell’attacco e le parti coinvolte. Inoltre malattie trasversali come quelle cardiache o diabeti possono aumentare il rischio di ictus. Un paziente in buono stato di salute, al contrario, reagirà senz’altro meglio sotto il profilo immunodifensivo all’insorgere di questo deficit.

Come intervenire in caso di TIA?

L’Attacco Ischemico in genere dura solo pochi minuti, per cui è difficile analizzare il fenomeno se non in anamnesi retrospettiva. In ogni caso è importante intervenire al più presto possibile rivolgendosi alle cure mediche. Il dottore può effettuare una corretta valutazione in particolare sottoponendo ad accurata analisi il cervello e i vasi circolatori, al fine di somministrare la terapia adatta per scongiurare il manifestarsi di ictus. E’ raro che i dottori consiglino di ricorrere ad un intervento chirurgico: questo viene impiegato solo in un ridotto numero di casi per prevenire infarti o ictus. Di solito, a seconda del caso, verrà somministrata una cura farmacologica a base di antiaggreganti o anticoagulanti. Una corretta dieta e uno stile di vita salubre saranno consigliati vivamente, poiché spesso le cattive abitudini di vita sono fattori che aumentano notevolmente il rischio di attacchi di questo genere.

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