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Uno sforzo eccessivo può provocare l'ictus

A causa di familiarità, patologie cardiovascolari o aterosclerosi, possono crearsi nel cervello delle dilatazioni sostanziali delle arterie, che prendono il nome di aneurismi; questi possono essere di due tipi: a fuso o a sacco e la loro rottura provoca un’immediata emorragia cerebrale e conseguentemente un ictus.

I sintomi che si possono accusare in seguito ad ictus sono diversi: dal formicolio alla nauseavomito, alla paresi più o meno temporanea di parte del volto o del corpo, sempre accompagnate da un improvviso e fortissimo mal di testa.

Ma cosa può essere causa della rottura di un vaso?

Tutti sanno ormai che l’esercizio fisico è determinante per la prevenzione e per la riabilitazione in caso di ictus, ma c’è comunque da tener presente che sforzi eccessivi possono avere l’opposto effetto di rottura di un vaso a causa dell’improvviso aumento della portata sanguigna nei vasi cerebrali che non riescono a contenere la spinta del sangue sulle proprie pareti lese.

Uno studio portato avanti dallo University Medical Center di Utrecht ha stilato una lista di possibili cause di ictus da ricercarsi nella quotidianità della propria vita.

I 250 pazienti posti sotto controllo hanno reso possibile un elenco di 8 fattori di rischio tra cui primeggia l’esagerata assunzione di caffeina e bevande eccitanti (nel 14,1% dei casi) e compaiono anche stati emotivi particolari come la sorpresa (nel 2,7%) o la rabbia (nell’1,3%).

Può stupire che nella lista compaiano azioni semplici che possono apparire innocue come soffiarsi il naso (con una percentuale del 5,4%) o tentare di defecare in un momento di stitichezza (3,6%); meraviglia meno il 4,3% di casi in cui il la causa di ictus è imputabile al sesso che unisce la forte emozione con lo sforzo fisico.

Come riferisce il medico che ha seguito lo studio infatti, Monique Vlak, questi fattori sono dei trigger che producono un forte e improvviso innalzamento di pressione che in casi critici possono indurre la rottura del vaso.

In particolar modo questi fattori possono provocare un’emorragia subaracnoidea, cioè situata tra le due membrane che circondano il cervello: l’aracnoide e la pia madre.

Quale è un’altra possibile conseguenza di uno sforzo fisico eccessivo?

Il rischio di ictus può aumentare anche del 500% se si soffre di FA, la fibrillazione atriale.

Questa è un’aritmia che fa sì che il cuore pompi il sangue in modo scoordinato e quindi non permetta un corretto afflusso sanguigno al cuore, al cervello e a tutti gli organi.

In Europa i casi di ictus sono circa 9,6 milioni ed esistono almeno 6 milioni di persone che soffrono di fibrillazione atriale.

Ma quali fattori possono provocare la FA? Sicuramente esistono delle cause cliniche che possono scatenare la fibrillazione atriale, tra cui valvulopatie, cardiopatie genetiche, diabete o ipertensione, ma anche in questo caso l’eccessivo sforzo fisico può essere un fattore di rischio.

Se fare sport e attività fisica  è  uno dei più validi tentativi di prevenire l’ictus, eccedere nel proprio impegno quotidiano può invece risultare pericoloso.

È possibile sicuramente limitare l’uso di caffé nella propria vita, ma risulta difficile eliminare dalle proprie azioni quotidiane la necessità di starnutire o di soffiarsi il naso e non essendo opportuno neppure eliminare il sesso o le emozioni, è bene concentrarsi sulla prevenzione degli aneurismi e della Fibrillazioni Atriali, cercando di mantenere elastiche le arterie e tutti i vasi sanguigni con un programma di esercizi fisici ben dosato realizzato da uno specialista del settore che è in grado di consigliare i tempi e i modi corretti per mantenersi in salute.

In questo modo e con una dieta sana che nutra i vasi sanguigni senza appesantirli o ostruirli, si possono evitare sforzi eccessivi nella pratica dell’attività fisica e si diventa in grado di sostenere quelli imposti dalle necessità quotidiane.

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