Rss Feed Tweeter button Facebook button Linkedin button Youtube button

Fisioterapia dopo Ictus

La fisioterapia dopo ictus è un argomento delicato quanto importante. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a numerose scoperte scientifiche ed innovazioni tecnologiche che ci hanno permesso di approfondire il ruolo del cervello e dei processi cognitivi nel movimento e nel comportamento dell’uomo.

Quando un ictus determina una lesione dei due emisferi cerebrali ci troviamo di fronte a visibili disturbi del movimento: Emiparesi o Emiplegia. Quello che però rimane meno tangibile del paziente con emiparesi sono i disturbi cognitivi e della percezione che sono il risultato del danno cerebrale.
Infatti la paresi è un aspetto visibile e misurabile come del resto la spasticità che spesso l’accompagna, mentre le alterazioni cognitive e percettive che nonostante siano fondamentali ai fini della costruzione del movimento rimangono meno rilevabili e per questo assistiamo tutti i giorni alla difficoltà della fisioterapia dopo ictus di affrontarle in modo adeguato per ottenere il miglior recupero.

Il movimento, il linguaggio ed il comportamento in generale sono associabili alla punta dell’iceberg visibile sotto la quale però si trovano le funzioni cerebrali che ne permettono l’espressione.
Per questo motivo nella fisioterapia dopo ictus è fondamentale distinguere intanto l’emiparesi sinistra dall’emiparesi destra; proprio per la specializzazione dei due emisferi cerebrali che determineranno una diversa alterazione cognitiva in seguito ad ictus.

Le intuizioni geniali del Prof. Carlo Perfetti negli ultimi decenni hanno permesso l’elaborazione di una Scienza Riabilitativa che ponga al centro degli esercizi per il recupero del paziente emiplegico, i processi cognitivi. Stiamo parlando della Riabilitazione Neurocognitiva conosciuta anche come Metodo Perfetti.
Questo tipo di fisioterapia dopo ictus supera finalmente le proposte che si erano avvicendate nei decenni precedenti, che vedevano come oggetto del loro operato il rinforzo muscolare e poi la stimolazione dei riflessi come nelle proposte neuromotorie. Nonostante appaia chiaro che in seguito ad un ictus vengano alterate le funzioni cerebrali e non i muscoli, attualmente è molto frequente imbattersi ancora in una fisioterapia dopo ictus che si incentri sul rinforzo muscolare, sullo stretching e sulla stimolazione dei riflessi.

Attualmente, nonostante la riabilitazione neurocognitiva sia stia diffondendo sempre di più anche in altre nazioni del mondo, e nonostante anche in Italia sempre più fisioterapisti adottino la riabilitazione neurocognitiva come fisioterapia dopo ictus, spesso (non sempre) negli ospedali o nelle cliniche specializzate nel post ictus, assistiamo ancora ad una fisioterapia incentrata sul rinforzo, stretching e stimolazione dei riflessi.

Questo avviene ultimamente attraverso apparecchiature sempre più tecnologiche, ma che comunque non centrano il problema del recupero post ictus che deve passare attraverso la riattivazione dei processi cognitivi alterati.
Per questo motivo molti pazienti e i loro familiari che colgono invece la ragionevolezza della fisioterapia post ictus attraverso il Metodo Perfetti, sono costrette ad attrezzarsi da soli in famiglia per la riabilitazione in casa. Da questa esigenza nascono le Video Guide Riabilitazione Ictus in famiglia per il recupero dell’emiplegia. Come spiegato in precedenza è necessario fare una distinzione tra le due emiparesi, vi rimandiamo dunque a maggiori approfondimenti attraverso le prime 4 lezioni della video guida recupero emiplegia sinistra e le prime 4 lezioni della video guida dedicata al recupero dell’emiplegia destra e dei disturbi del linguaggio.

Leave a Comment


− 2 = cinque